Presentato questa mattina a Chivasso il progetto "Manta River project 2", ideato per la ricerca capillare della presenza di microplastiche nelle acque del Po. Il progetto ha lo scopo di identificare e classificare le microplastiche in modo da individuarne la provenienza.
Questa seconda fase dell'analisi, che durerà fino ad aprile 2023, sarà decisiva per validare i dati già ottenuti con il primo studio che si è concluso nel 2020. Per le analisi saranno utilizzati strumenti ancora più precisi in grado di raccogliere le microplastiche. L'area di campionamento è stata estesa a Chivasso e ad Isola Sant'Antonio (Alessandria) all'interno del Parco Naturale del Po piemontese.
Confermate le altre stazioni: Isola Serafini (Piacenza-Cremona); Boretto (Reggio Emilia); Pontelagoscuro (Ferrara); Po di Goro (Delta del Po). Partecipano al progetto l'Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po, l'Università degli Studi di Milano, l'Università La Sapienza di Roma, l'Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente ed Energia Emilia-Romagna, la Struttura Oceanografica Daphne, l'Agenzia Interregionale per il fiume Po e l'Ente di gestione delle Aree Protette del Po piemontese.