Non smette di fare paura la crisi della Arihant, l'azienda manifatturiera di Volpiano che svolge attività di produzione/assemblaggio di idropulitrici per la multinazionale Karcher e che, lo scorso 3 maggio, ha comunitato ai sindacati la messa in liquidazione della società. Coinvolti, gli 85 dipendenti che lavorano presso lo stabilimento che, nel febbraio 2022, aveva visto l'acquisizione della MV Volpiano con il progetto di sostituire le commesse Karcher, che andavano a terminare, con la produzione di motorini elettrici per biciclette e mini scooter.
Questo non è successo. E nelle scorse ore il sindaco di Volpiano, Giovanni Panichelli, ha incontrato i rappresentanti dei lavoratori. "L’incontro con i sindacati è andato molto bene - commenta -. Dopo esserci allineati sulla reale situazione dell'azienda e dei dipendenti abbiamo condiviso di richiedere un primo incontro, per ora informale, con l’assessora al Lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino; in questo senso abbiamo ricevuto disponibilità. Parallelamente abbiamo condiviso l’intenzione di coinvolgere le principali amministrazioni comunali in cui risiedono i dipendenti; nel dettaglio, si tratta di Torino, Settimo Torinese e San Benigno Canavese, oltre ovviamente a Volpiano, e anche in questo senso sto riscontrando ampia disponibilità. Ribadisco che è intenzione dell’amministrazione comunale fare tutto il possibile per tutelare le maestranze".
“Siamo dinanzi all’ennesima operazione industriale che, stando a quanto comunicato, si manifesta come un totale fallimento, mettendo sul lastrico 85 famiglie all’interno di una comunità già pesantemente segnata da importanti processi di deindustrializzazione", ha detto nei giorni scorsi Marco Femia, che segue per la Fiom Cgil Torino la Arihant.