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Attualità | 11 ottobre 2023, 06:55

Ma il Canavese da chi ha preso il nome? Un'antica città ormai scomparsa o la coltivazione della canapa?

Le origini del vasto territorio che ruota attorno a Ivrea ha una storia che non tutti conoscono

panorama di ivrea

Quando un territorio resiste, a dispetto della storia: il Canavese

Il Canavese - Canavèis, in piemontese - è una vasta zona storico - geografica del territorio sabaudo dai confini non chiaramente netti e definiti. Essa si estende, infatti, tra la serra di Ivrea, il Po, la stura di Lanzo e le Alpi Graie, ossia il territorio compreso tra Torino e la Valle d'Aosta e che si estende, ad est, nel Biellese e nel Vercellese. 

Nella Guida del Canavese del 1904, Antonio Maselli scrive: "Il Canavese non ha attualmente, né mai ebbe una Circoscrizione propria. Né la storia, né la geografia gli danno precisi confini". 

Tra le più esaustive e complete definizioni del Canavese, pur non includendo il comune di Villareggia, oltre la Dora Baltea, vi è quella citata dell'Enciclopedia Treccani. 

Essa afferma: "Con questo nome [Canavese] si suole indicare quella parte del Piemonte compresa tra la Serra d'Ivrea e il corso inferiore della Dora Baltea da Mazzè fino alla confluenza con il Po, il corso di questo fiume sino alle vicinanze della confluenza della Stura di Lanzo, la riva sinistra della Stura, escludendo una piccola parte della pianura a nord di Torino (Settimo Torinese), quindi le vette culminanti delle Alpi Graie dalle Levanne al massiccio del Gran Paradiso (valle del Malone, val di Locana, val di Soana e Valchiusella". 

Come per i suoi confini territoriali, anche riguardo alle origini del nome non vi è una teoria univoca. Non c'è una città di "Canava" che dà il nome alla zona, ma c'è stata. 

Vi sono due teorie che si prefiggono di dare una spiegazione al nome di questo territorio: la prima sostiene che, anticamente, in questo territorio veniva coltivata la canapa. Pianta che infatti compare in numerosi stemmi della zona. L'altra ipotesi, invece, sostiene che tale nome derivi da una curtis, denominata Canava, appunto, appartenente ad Arduino d'Ivrea, marchese della città omonima. 

Essa sorgeva sul territorio dell'odierna Cuorgnè, adagiata sulle rive del torrente Orco. Anticamente tale torrente poteva essere attraversato, essendo un importante punto di snodo, ma una piena del fiume che ebbe luogo nel 1030 decretò la fine di tale centro abitato. 

Attualmente suddiviso in Alto Canavese (Cuorgnè, Rivarolo Canavese, Castellamonte e le valli Orco, Soana e Malone), Eporediese (Ivrea e dintorni) e Basso Canavese (San Giusto Canavese, Caluso e dintorni, Mazzè fino a Chivasso e al Torinese), il Canavese è un territorio ricco sia dal punto di vista paesaggistico che da quello storico ed architettonico e merita di essere visitato.

Federica De Castro

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