Il Piemonte si colora di rosa e lancia la campagna di prevenzione del tumore al seno per il 2024. A farlo, insieme alla Regione, sono il comitato torinese di Andos, l'Associazione Nazionale Donne Operate al Seno, Anci Piemonte (associazione nazionale comuni italiani) e la Città Metropolitana di Torino.
L'88% delle donne operate sopravvive
Il tumore al seno è il più frequente nelle donne ma ha anche raggiunto una percentuale di superamento notevole: l'88% di donne operate al seno è viva a 10 anni di distanza. In questo contesto appare fondamentale l'opera di prevenzione, da svolgere tramite controlli e screening fa effettuare in tempo, per cogliere di anticipo la malattia.
Il programma 'Prevenzione Serena'
In Piemonte è attivo il programma 'Prevenzione Serena', che permette alle donne di poter effettuare gratuitamente la mammografia ogni due anni a partire dai 50 anni - o 45 su richiesta - e il pap-test (per il tumore al collo dell'utero) ogni tre a partire dai 25. Sono più di un milione le donne invitate al programma, contattate tramite lettera.
"Ringrazio i comuni perché è importante la territorialità, è lì che dobbiamo fare comprendere l'importanza dello screening - ha commentato Fulvia Pedani, coordinatore Andos nazionale e presidente del comitato di Torino - C'è stato un decremento di mortalità da quando c'è lo screening che oggi supera il 50%, dovuto dal fatto che identifichiamo forme precoci e non palpabili. Ci sono due motivi principali per cui le donne non lo fanno: l'aumento dell'età pensionabile, le donne lavorano anche in tarda età rendendo più difficile trovare tempo, dobbiamo ampliare gli orari delle visite. Poi la comunicazione, per questo chiediamo aiuto anche alla Regione: non è possibile che per la privacy ci siano morti, il garante della privacy deve trovare un modo".
Icardi: "Informare e sensibilizzare"
"Oggi è una giornata importante - ha dichiarato l'assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi - tutte le volte che facciamo il punto e sensibilizziamo la popolazione facciamo del bene. Oggi l'80% dei casi sì risolvono con prognosi positive, il lavoro fatto tutti insieme ha dato risultati straordinari. Abbiamo mandato quasi 2 milioni di inviti nel biennio, 800 mila donne hanno eseguito test. Col PNRR abbiamo voluto investire nelle apparecchiature come i mammografi, le nuove apparecchiature permettono di vedere anche piccoli tumori mentre quelle vecchie non lo permettono".