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Economia e lavoro | 29 marzo 2024, 17:00

La Pasqua a Torino? Una vacanza da almeno tre notti e una spesa di 371 euro a testa

Secondo Ascom e Federalberghi i soggiorni medi saranno di 3,6 pernottamenti e un pranzo medio potrebbe costare tra i 60 e i 65 euro

turisti davanti a Palazzo Reale

Oltre tre notti e una spesa intorno ai 371 euro a testa: ecco il "preventivo" per chi vuole fare le vacanze a Torino

Per regalarsi Torino a Pasqua, conti alla mano, servono almeno 371 euro a testa. Lo dicono le stime di Ascom, che insieme a Federalberghi nazionale ha calcolato che durante le vacanze ormai alle porte i turisti in città si fermeranno per una media di 3,6 notti negli hotel, mentre per i pasti serviranno almeno 60/65 euro.

Menu degustazione e tradizionali

D'altrea parte, il 60% dei ristoranti torinesi propongono soprattutto menù “degustazione” con selezioni gastronomiche legate alla tradizione e con i prodotti tipici del periodo pasquale. E quindi, meteo permettendo, si annuncia una Pasqua all'insegna del piacere di stare insieme e della riscoperta della tradizione. 

"A casa o al ristorante, quest’anno la Pasqua rappresenta soprattutto un’occasione conviviale con la famiglia e con gli amici - sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa –. Vediamo tanta voglia di stare insieme intorno ad un tavolo, con una spiccata predilezione per il pranzo tradizionale, con i sapori del territorio e delle ricette classiche. Le temperature ancora rigide e l’incognita del meteo, da un lato, limitano i pic nic all’aria aperta e, dall’altro, rendono la montagna estremamente interessante per due o tre giorni di vacanza. Non mancheranno, infine, i turisti, che continuano ad aumentare e ad apprezzare la varietà dell’offerta turistica piemontese e torinese".

 

Non solo città, si va in quota

Tra le mete preferite, certamente la montagna. Secondo le stime di Federalberghi il 21% dei vacanzieri opta, infatti, per una destinazione montana. Ascom Oulx conferma numerose prenotazioni per gli hotel e i ristoranti, tutti aperti in questi giorni, in una stagione turistica ancora ‘piena’, con impianti attivi e piste da sci in ottimo stato nei comprensori della provincia di Torino. Pesa l’incognita del maltempo sulle seconde case, che potrebbero non essere completamente occupate.

 

Gli albergatori sono soddisfatti delle prenotazioni per il periodo di Pasqua, ma sono attese ancora conferme dell'ultimo momento. Questa flessibilità nelle prenotazioni riflette un cambiamento nelle abitudini di viaggio, con un numero crescente di turisti che optano per decisioni last-minute. Federalberghi conferma che, a livello nazionale, le prenotazioni sono state fatte piuttosto a ridosso della data di partenza: il 73,7% lo ha fatto al massimo un mese prima.

 

Feste anche nei locali

Venerdì e sabato sera, inoltre, sono numerose le feste nei locali e nelle discoteche torinesi, che, come conferma Epat, l’associazione dei pubblici esercizi aderente ad Ascom Torino, sono tutti aperti.

 

Chi non mangerà fuori, però, non rinuncerà alle ricette tipiche del periodo. Anche in questa Pasqua che sa ancora tanto di inverno. Le prenotazioni rilevate dalle gastronomie aderenti ad Ascom Confcommercio Torino e provincia sono soprattutto per tavole di dimensioni contenute, tra le 4 e le 8 persone, e con numerosi piatti della tradizione piemontese.
I trend di vendita osservati dai maestri pasticceri di Ascom Epat confermano poi che sulle tavole torinesi dei pranzi di Pasqua e Pasquetta non mancheranno colombe e uova di cioccolato di pasticceria. Nelle vetrine delle pasticcerie torinesi campeggiano soprattutto uova pasquali classiche, ricoperte di croccante di diversi tipi e con vari gusti. Consolidata la tendenza della copertura con il pistacchio, le nocciole, le noci e la frutta secca.

Massimiliano Sciullo

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