Marco Gay è il nuovo presidente dell'Unione Industriali di Torino. L'ufficialità è arrivata in questi minuti, quandi il Consiglio Generale di Unione lo ha designato con una votazione avvenuta sulla base delle indicazioni emerse dalla relazione della Commissione di designazione, composta da Gianfranco Carbonato, Dario Gallina e Licia Mattioli, saggi incaricati delle consultazioni preliminari (e ultimi tre past president dell’Associazione).
Corsa senza avversari
Mai cambio della guardia fu meno sorprendente - il nome di Gay era da tempo indicato come il più credibile, tanto da ritrovarsi l'unico in corsa per la poltrona più alta di via Fanti -, ma allo stesso tempo si tratta di una vera "rivoluzione", innanzitutto generazionale.
Gay, 48 anni, tre figli, raccoglie infatti il testimone da Giorgio Marsiaj, che ha guidato gli industriali torinesi in questi ultimi - difficili - anni. Rappresentante del mondo automotive, vera radice storica dell'imprenditoria sabadua, cede l'incarico a Gay che invece da sempre si occupa di digitale e innovazione.
Il neo presidente degli industriali torinesi è presidente esecutivo e socio di Zest spa, società nata nel 2024 dalla fusione tra Digital Magics e LVenture Group, quotata su Euronext Milano di Borsa Italiana. Con il focus concentrato su investimenti Venture Capital in startup e pmi innovative nel digitale.
Un lungo percorso
Attualmente Gay è anche presidente di Confindustria Piemonte, ma alle sue spalle può vantare una carriera piuttosto lunga nel mondo della rappresentanza di categoria: è stato Presidente di Anitec-Assinform, l’associazione italiana per l’Information e Communication Technology e dell’elettronica di consumo, ma anche presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Piemonte (di cui è stato anche vicepresidente). Successivamente è stato presidente dei Giovani Imprenditori anche a livello nazionale, oltre a ricoprire il ruolo di vicepresidente di Confindustria.
Quello di oggi è il primo passo nel percorso di rinnovo dei vertici associativi, a cui seguirà un’ulteriore riunione del Consiglio Generale il prossimo 25 giugno, nel corso della quale il presidente incaricato presenterà e sottoporrà al voto la sua squadra di presidenza. Sarà infine l’Assemblea Generale, il prossimo 15 luglio, a sancire l’elezione di Marco Gay a presidente per il quadriennio 2024-2028 e dei vicepresidenti.
"Onorato ed emozionato"
“Sono onorato ed emozionato di questo primo importante passo verso la presidenza dell’Unione Industriali di Torino - ha detto Gay -. Ci aspettano sfide importanti, economiche e sociali. Sono certo che le imprese torinesi saranno un motore di crescita, sviluppo e benessere, ed un acceleratore di opportunità, in grado di continuare a competere e di creare ed attrarre nuove eccellenze industriali e tecnologiche siamo un punto fermo nell’affrontare i cambiamenti, perché Torino è un melting pot di industria e saperi in grado di attirare talenti, che vogliono competere ogni giorno a livello nazionale ed internazionale”.
“Concludo il mio mandato con la soddisfazione di aver servito senza riserve il sistema imprenditoriale cittadino in una delle fasi più delicate della storia economica recente del Paese - si è congedato Marsiaj -. Ne siamo venuti fuori con determinazione, affrontando le sfide dei grandi mutamenti globali in corso con la consapevolezza di avere le carte in regola per consolidare il ruolo di Torino come polo manifatturiero e tecnologico leader in Europa".