Sputi, insulti, lesioni. L’emergenza sicurezza negli ospedali italiani continua a preoccupare, le aggressioni al personale sanitario sono all’ordine del giorno.
Il sindacato Nursing Up Piemonte lancia l’allarme, denunciando il costante aumento delle aggressioni ai danni degli infermieri e degli operatori sanitari.
In un contesto già segnato da una grave carenza di personale e da condizioni di lavoro sempre più difficili, le aggressioni diventano un ulteriore fattore di stress per i professionisti della salute.
«I recenti episodi di violenza al personale sanitario dimostrano che questo problema sta diventando un’abitudine pericolosa e sempre più diffusa. E’ di pochi giorni fa un episodio all’ospedale di Chivasso. Gli strumenti elettronici possono essere utili, ma non sono abbastanza. Abbiamo bisogno di misure che fungano da veri deterrenti e la presenza costante di presidi delle forze dell’ordine è fondamentale», afferma Claudio Delli Carri segretario regionale Nursing Up.
La necessità di un intervento incisivo si fa urgente, soprattutto alla luce dei dati allarmanti che segnalano un aumento esponenziale delle aggressioni nei luoghi di lavoro.
Nursing Up chiede un’azione chiara e concreta da parte del governo, che vada oltre le sole misure punitive. È fondamentale garantire un sistema di sicurezza attiva 24 ore su 24 all’interno delle strutture ospedaliere.
Il Governo ha varato il DL anti violenza, con pena fino a cinque anni di carcere e multe fino a 10.000 euro per chi danneggia le strutture sanitarie oltre che l'arresto obbligatorio in differita per aggressioni ai danni del personale e nuove linee guida per la videosorveglianza.
«Tuttavia, le normative devono essere accompagnate un reale impegno nella prevenzione. - sottolinea Delli Carri - Non possiamo ignorare la situazione. Infermieri e operatori sanitari sono costantemente esposti a situazioni di rischio e la loro sicurezza deve diventare una priorità assoluta per le istituzioni. Disporre di agenti all’interno degli ospedali non solo rappresenterebbe un elemento di protezione reale, ma agirebbe anche come un deterrente per prevenire le aggressioni»
Oltre alla sicurezza fisica, il segretario regionale del Piemonte sottolinea l’importanza di un intervento rapido in termini organizzativi.
«È importante, inoltre, valorizzare il ruolo degli infermieri che troppo spesso si trovano a dover gestire situazioni complesse senza un adeguato supporto. Continuiamo a sollecitare le istituzioni a considerare con urgenza un piano di prevenzione più completo, che metta davvero al centro la tutela del personale sanitario e garantisca un ambiente di lavoro sicuro e sereno», conclude Delli Carri.