Economia e lavoro | 18 dicembre 2024, 19:19

Torino mette più regali sotto l'albero. Ascom stima una spesa da 207 euro, Confesercenti arriva a 235

Nella top ten al primo posto i prodotti enogastronomici (81%), seguiti dai giochi per i bambini (58%), libri e ebook (52%) e capi d’abbigliamento. E si spera in uno sprint degli ultimi giorni

vetrina con oggetti in esposizione

Più regali sotto l'albero anche a Torino. Ascom stima una spesa pro capite di 207 euro

Più regali sotto l’albero. È in miglioramento rispetto allo scorso anno la propensione all’acquisto dei regali per il Natale; lo rileva l’indagine di Confcommercio, secondo la quale l’80% degli italiani prevede di acquistare regali per il Natale 2024, in aumento rispetto al 73,2% del 2023, con una spesa media pro capite stimata di 207 euro.

Cibo, libri, ma anche vestiti

Anche a Torino lo shopping natalizio vive i suoi giorni più intensi offrendo prodotti e servizi in linea con le previsioni nazionali. Nella top ten dei regali, al primo posto i prodotti enogastronomici (81%), seguiti dai giochi per i bambini (58%), libri e ebook (52%), capi d’abbigliamento (51%) e prodotti per la cura della persona (50%).

Lo shopping natalizio si conferma multicanale, con il 62,6% degli intervistati che combina acquisti in negozi fisici e online. Tuttavia, una parte importante di consumatori preferisce affidarsi esclusivamente ai negozi, evidenziando l'importanza del commercio di prossimità.

Coppa: "Segnali positivi anche dall'abbigliamento"

"I nostri negozi – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa - offrono un'esperienza d'acquisto unica, che parla di attenzione, competenza, fantasia e cura del dettaglio. Si pensi alla bellezza di una confezione natalizia; un bel pacchetto non ha solo un valore estetico, ma è una dimostrazione di riguardo e cortesia che rende ogni regalo speciale e memorabile. Il settore del food va molto bene, ma anche l’abbigliamento sta segnalando vendite in linea con le aspettative, talvolta con interessanti tendenze al regalo importante. Soddisfatte anche le librerie, che indicano una predilezione per la narrativa italiana.

Il cliente che sceglie il negozio fisico come canale d’acquisto esclusivo per Natale lo fa per l’aspetto emozionale. Grazie alla passione dei nostri commercianti, ogni regalo viene arricchito da un valore aggiunto irrinunciabile: pacchetti esclusivi, con carte preziose, spesso impreziositi da una spruzzata di profumo, che trasformano ogni dono in un gesto di attenzione e amore.

Lo shopping natalizio nei negozi di prossimità crea un'atmosfera che nessun acquisto online può replicare. Entrare in un negozio vuole, infatti, dire essere accolti con un sorriso, poter scegliere e toccare con mano i prodotti, averli subito disponibili, essere consigliati e avere sempre una persona di riferimento. Tutti elementi che rendono ogni acquisto un momento di piacere e condivisione, al contrario delle grandi piattaforme di e-commerce, dove l’acquisto è solo una transazione economica. A Natale, più che mai, il cuore può pulsare solo nei negozi".

Un impulso importante è atteso dalle tredicesime, il cui valore complessivo è aumentato rispetto allo scorso anno con una quota destinata ai consumi che tocca i 47,5 miliardi. Ma i regali non sono l'unico capitolo delle spese natalizie. Gli italiani spenderanno anche per pranzi, addobbi, fiori, centri tavola, ghirlande ed eventi legati alle festività. Il 73,4% prevede di spendere per cibi e bevande, mentre il 10,9% destinerà una parte della sua spesa agli accessori per le feste. Inoltre, il 71,9% degli intervistati rinnoverà gli addobbi natalizi della propria abitazione, con una spesa media di circa 47 euro. Non solo consumi, però: il 63,2% degli italiani afferma di voler dedicare qualche risorsa anche alla beneficenza.

Confesercenti arriva a 235 euro

Una sensazione condivisa anche da Confesercenti: gastronomi, alimentaristi, macellai e pasticcieri sono le categorie commerciali che stanno riscontrando l’incremento di spesa più vistoso, nell’ordine del 15%. Un dato che – dicono gli operatori – ha ancora margini di incremento, trattandosi di prodotti che si acquistano ancora negli ultimi giorni. Più in generale, la spesa media è prevista in leggero aumento: 235 euro rispetto ai 223 del 2023; nel complesso, i piemontesi destineranno circa un miliardo e mezzo delle loro tredicesime ai regali e alle spese legate alle feste.

Banchieri: "Piccola ripresa natalizia"

“È il secondo anno consecutivo – dice Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Piemonte – che si verifica un sia pur limitato aumento nelle previsioni di spesa. Purtroppo, questi numeri rappresentano un’eccezione: non più tardi di qualche giorno fa, l’Istat ha certificato a ottobre un altro calo dei consumi e nei primi dieci mesi del 2024 per gli esercizi di vicinato la diminuzione è stata del -1,3%. Dunque, ben venga questa piccola ripresa natalizia se, almeno in parte, riuscirà a compensare l’innegabile ripiegamento dell’economia in questi ultimi mesi dell’anno”.

Accelerazione dopo l'8 dicembre

Secondo i commercianti interpellati da Confesercenti, dopo un avvio al rallentatore nel weekend dell’8 dicembre (che tradizionalmente segna l’inizio dello shopping natalizio), lo scorso fine settimana e anche nei giorni successivi le vendite hanno preso slancio; c’è ancora tempo per gli acquisti e tutti sperano che le tredicesime – in pagamento proprio in questi giorni – diano una mano.

Regali, la classifica dei preferiti

L’interesse riscontrato per i prodotti enogastronomici non ha scalzato dal primo posto fra i regali preferiti gli articoli di abbigliamento, scelti – secondo un sondaggio condotto da Ipsos per Confesercenti – dal 47% degli acquirenti, mentre un ulteriore 19% donerà delle calzature. Al secondo posto (42%) cosmetici e i profumi. Immancabili i giochi e i giocattoli per i più piccoli, indicati dal 37% degli intervistati: videogiochi, bambole e giochi da tavola. Seguono libri e prodotti editoriali (33%) e tecnologia (32%). Prodotti gastronomici e da enoteca verranno scelti rispettivamente dal 30% e dal 23% dei consumatori, ma si tratta delle due categorie per le quali, come si è detto, si sta registrando il maggior incremento di spesa. Infine, gioielli e bigiotteria (26%) e oggettistica e prodotti da collezione (24%).

A Natale il negozio batte il web 6 a 4

La bulimia da sconti tipica del Black Friday ha fatto sì che – in quell’occasione – sia già stato acquistato un terzo dei regali, ma in gran parte sulle grandi piattaforme dell’online. Tuttavia, con l’avvicinarsi del Natale, i negozi guadagnano terreno: secondo il sondaggio Ipsos, infatti, i consumatori sceglieranno un punto vendita fisico per il 61% circa degli acquisti: il 46% presso un negozio di vicinato o in un centro commerciale, il 10% in un negozio monomarca di una grande catena e il 4% in un mercato. Il 38% dei doni, invece, verrà acquistato online, soprattutto presso le grandi piattaforme (36%), mentre si riduce (2%) la quota degli acquisti effettuati direttamente sul sito del produttore.

Boom di presenze turistiche per fine anno

Se le vendite registrano soltanto qualche piccolo segno di ripresa, dal punto di vista turistico Torino si conferma una meta di prim’ordine anche per queste festività: nel periodo 28 dicembre – 1° gennaio risulta già prenotato il 90% delle stanze negli alberghi cittadini. “Un afflusso di turisti – commenta Banchieri – che non solo fa bene al settore dell’accoglienza (alberghi, bar, ristoranti), ma contribuirà a far chiudere con il segno più anche il bilancio delle vendite per i negozi della città”.

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