Attualità - 10 marzo 2025, 10:46

A Chivasso una nuova stagione di "A misura di famiglia"

S tratta di proposte finanziate da Compagnia San Paolo con 12 mila euro, pari ad oltre la metà del plafond, con il cofinanziamento della Città di Chivasso e di 11 Comuni partner

Partirà da Verrua Savoia il prossimo 5 aprile una nuova stagione di “A misura di famiglia”, gli eventi e le proposte di intrattenimento rivolte a bambini e famiglie del Chivassese, finanziati da Compagnia San Paolo con 12 mila euro, pari ad oltre la metà del plafond, con il cofinanziamento della Città di Chivasso e di 11 Comuni partner. Di quest’area di cooperazione territoriale del Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana di Torino è capofila di progetto la biblioteca Movimente di Chivasso. Destinatari del progetto sono i bambini in età 0-6 anni dell’area territoriale di riferimento e le rispettive famiglie, ovvero 2.117 bambini e 1.701 famiglie. I beneficiari indiretti sono invece gli enti aderenti alla rete partenariale, il personale docente e sanitario, le realtà imprenditoriali locali che beneficeranno delle ricadute di profitto del progetto sul territorio.

Nell’edizione 2025, il progetto è suddiviso nelle rassegne “Vitamina C… come Cultura”, con teatro, magia, discipline acrobatiche e circensi, musica, laboratori ludici, laboratori di lettura, spettacoli di marionette e burattini, e “Vitamina N… come Natura”, con passeggiate all’aria aperta. Il primo appuntamento fissato a Chivasso è previsto per sabato 27 settembre. Informazioni e prenotazioni possono essere richieste scrivendo una mail a amisuradifamiglia@gmail.com.

«Nel suo complesso – ha detto il sindaco di Chivasso Claudio Castello -, “A misura di famiglia” mira a consolidare le esperienze più significative di Nati per Leggere Piemonte/Cultura per crescere, incentivando prassi innovative che favoriscano il coinvolgimento durevole di famiglie non abituate a frequentare biblioteche o altri centri di cultura ma anche la diffusione capillare dell’esperienza oltre i luoghi della lettura più istituzionali e canonici. L’altra finalità del progetto è quella di sensibilizzare gli adulti, in particolare i genitori, ma anche gli educatori, insegnanti, il personale socioassistenziale e sanitario, sull’importanza della lettura e dell’esperienza culturale fin dal concepimento, per il benessere di bambini, famiglie e comunità e per lo sviluppo della genitorialità responsiva, con diffusione dell’esperienza oltre i luoghi della lettura istituzionali».

Secondo l’assessore alla Cultura Gianluca Vitale: «Va promossa la partecipazione attiva a opportunità di socializzazione tra neogenitori per rispondere adeguatamente ai bisogni e agli interessi delle famiglie coinvolte, con particolare riferimento ai nuclei più fragili o vulnerabili. Vanno inoltre consolidati i partenariati intersettoriali, il radicamento di sistemi territoriali integrati pubblico-privati, che, in una logica di comunità educante, riconoscano alla cultura un ruolo di primo piano per lo sviluppo del bambino e operino con continuità e capillarità per mettere in atto un sistema di welfare culturale rivolto alla prima infanzia che possa radicarsi con costanza nelle politiche e nelle pratiche territoriali per la prima infanzia».

comunicato stampa