"In un momento di crisi come questo non possiamo pensare di perdere il patrimonio che abbiamo del commercio, che altrimenti cambierebbe il volto delle nostre città e la qualità della vita". Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Torino e provincia, parla di Chivasso e di nocciolini, ma non serve un traduttore per capire come il messaggio sia destinato anche ad altre orecchie, in un periodo in cui i canali alternativi di vendita e alcuni provvedimenti rischiano di erodere fette di mercato e clientela.
Attualità, legata però alla tradizione: una tradizione che dalla metà dell'Ottocento ha visto nascere proprio a Chivasso i piccoli dolci a base di meringa e nocciole piemontesi, che da venerdì 20 a domenica 22 settembre celebra la sua Festa. Le ultime due edizioni hanno contato circa 50mila presenze e ora si punta a fare si più, confidando nel meteo e nel calendario.
Un'eccellenza del mondo dolciario locale, ma che espande la sua eco anche al di là dell'oceano. Ovunque, il binomio Chivasso-Nocciolini è ormai un automatismo. Quasi una rima baciata. E per l'edizione 2019 della tre giorni di celebrazione un tocco d'arte in più arriva dal manifesto, disegnato appositamente dall'artista Francesco Capello, per la prima volta impegnato con questo tipo di produzione.
"Nel simbolo abbiamo il piacere di vedere il duomo - commenta il sindaco di Chivasso, Claudio Castello - simbolo della nostra città e la Vespa, che ricorda il periodo in cui Chivasso, da paesone, è cresciuta fino a diventare una grande città. Una città bella, con tante attrazioni, bella come la donna che domina l'immagine". E dando seguito al ragionamento avanzato da Coppa, sottolinea: "Abbiamo i grandi centri commerciali, ma anche la qualità dei negozi che caratterizzano la nostra città".
Si comincia venerdì 20 in via Po, con lo street food, con stand aperti dalle 10 alle 24. Sabato invece piazza della Repubblica ospiterà l'area istituzionale dei produttori e dell'Ascom, con laboratori e degustazioni. Alle 18 l'inaugurazione ufficiale, fino ad arrivare - nella giornata di domenica - alle premiazioni del Nocciolino d'oro (che andrà a Pier Mario Mortarotti, operatorie storico del settore) e quello d'tola, che andrà al parroco di Chivasso, don Davide Smiderle, impegnato proprio nella ristrutturazione del Duomo della città. E ancora gli incontri con i Maestri del gusto e altri eventi collaterali. Tra gli ospiti, anche l'esperto Paolo Massobrio e un binomio sempre più forte con Caluso e il suo passito.
"Organizzare un evento così strutturato - dice Giovanni Campanino, presidente Ascom Chivasso che ha raccolto il testimone propri da Coppa - è una sfida importante. Con la collaborazione della Totem, agenzia che ha curato anche la Fiera del Peperone di Carmagnola, siamo riusciti anche a curare aspetti più complessi della manifestazione, come tour di turisti in arrivo da Torino alla scoperta delle bellezze della città".
"In questi anni si è costruito un percorso leale e fattivo con i commercianti - conclude Pasquale Centin, assessore al Commercio di Chivasso - e il ringraziamento va anche ai nostri maestri produttori, che hanno affermato la qualità e la tradizione con fatica e sapienza, andando anche molto al di là dei confini nazionali".
"L'amministrazione comunale crede in questo appuntamento e impiega risorse per contenerlo. Per farlo in maniera sempre migliore servono professionalità sempre più elevate".