La Tachipirina costa da quattro euro e 80 a cinque euro e 50. Il generico paracetamolo da 1.70 a 3.60. Il prezzo di tre espresso al bar. Eppure a Torino e provincia sono decine di migliaia le famiglie e i singoli che non si possono permettere di comprare il farmaco e si rivolgono agli enti benefici per averlo gratis. Da settembre i magazzini di questi ultimi hanno esaurito le scorte di tachipirina, paracetamolo ed ibuprofene, complice la crescita di richieste per raffreddori ed influenza estiva.
Caro-bollette
Ma all'appello - come denuncia Camminare Insieme, che insieme ad altre associazioni opera a Torino a favore di migranti, senza fissa dimora e indigenti - mancano anche "sciroppi per la tosse e farmaci per le patologie da raffreddamento". Oltre al boom di influenze, a pesare sicuramente il caro-bollette degli scorsi mesi, che ha obbligato molti torinesi a scegliere se pagare luce e gas, o comprare cibo e farmaci.
I poveri spendono 1/6 per le medicine
Secondo i dati preliminari del 10° rapporto “Donare per curare su povertà sanitaria e donazione farmaci” dell’OPSan, nell’arco degli ultimi 8 anni le famiglie povere hanno sostenuto una spesa sanitaria mensile pro capite compresa tra i 9 e gli 11 euro, destinando oltre il 60% all’acquisto dei farmaci. Ma chi è indigente ha speso comunque un sesto delle famiglie non povere.
Torna la Settimana del Banco Farmaceutico
Per aiutare chi fatica ad arrivare a fine mese, torna la XXIII Giornata di Raccolta del Farmaco, organizzata dal Banco Farmaceutico. Da martedì 7 a lunedì 13 febbraio sarà possibile donare uno o più presidi sanitari nelle 287 farmacie aderenti a Torino e provincia, 30 in più rispetto alle 258 del 2022 (qui la mappa www.bancofarmaceuticotorino.org). Gli enti assistenziali accreditati (61 a Torino e provincia, 5 in più rispetto al 2022) comunicano al Banco Farmaceutico le proprie necessità, nella tipologia e nel quantitativo stimato per un anno di attività: la richiesta per il 2023 supera i 105.000 farmaci e dispositivi sanitari. Queste le priorità: integratori, antipiretici e antinfiammatori, preparati per tosse e malattie da raffreddamento.
Oltre 29mila assistiti
Questi farmaci vengono poi consegnati alle persone in condizione di povertà sanitaria assistite dagli enti: sono 29.670, in linea con i 28.863 del 2022. Oltre 20mila sono stranieri, persone “multiproblematiche”, come rileva la Caritas Diocesana: la povertà sanitaria si accompagna a quella alimentare, alla difficoltà abitativa e alla mancanza di lavoro. Purtroppo le richieste non
sono tutte soddisfatte. La copertura del fabbisogno tramite le donazioni della GRF a Torino è solo del 30,5%, un dato più basso rispetto al Piemonte (38,1%) e all’Italia (47%).