Regione - 05 febbraio 2025, 16:16

Valle (PD): "Al San Luigi di Orbassano occorre adeguare le retribuzioni per stabilizzare il personale"

L'esponente Dem in Regione: "Tra le più basse della Regione Piemonte, sia per il personale del comparto sanitario che per la dirigenza"

Valle (PD): "Al San Luigi di Orbassano occorre adeguare le retribuzioni per stabilizzare il personale"

 “Se lavori al San Luigi ti pagano meno che in qualsiasi altra Azienda sanitaria in Piemonte” denuncia il Consigliere regionale del Partito Democratico Daniele Valle.


“Oggi sono stato all’Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano per conoscere le sue attuali criticità. Si tratta di una struttura di eccellenza e sede universitaria di livello.  A renderla meno attrattiva però - spiega Valle - sono le retribuzioni, che sono tra le più basse della Regione Piemonte, sia per il personale del comparto sanitario che per la dirigenza. Differenze importanti, anche nell'ordine di alcune centinaia di euro al mese”.

“Questo, insieme al fatto che ormai vengono stipulati solo più contratti a tempo determinato per pochi mesi, fa sì che il personale spesso preferisca trasferirsi in altre aziende sanitarie con condizioni economiche più favorevoli, rendendone, così, difficoltosa la stabilizzazione” denuncia il vicepresidente della Commissione sanità.


“Il livello dei fondi contrattuali è dovuto al fatto che il presidio di Orbassano nasce come centro pneumologico, al quale vengono destinati i fondi come sanatorio, e la situazione non è cambiata quando è diventata azienda ospedaliero-universitaria” prosegue l'esponente dem.


“L’organizzazione sindacale CISL FP AMTC aveva organizzato una raccolta firme, ottenendone quasi 500, e scritto una lettera all’allora Assessore alla sanità Luigi Icardi per chiedere la revisione dei fondi contrattuali dell’A.O.U. San Luigi Gonzaga e il suo adeguamento a quelli dell’Asl TO3” aggiunge Daniele Valle.


“I posti letto Arcuri per la terapia intensiva, previsti per affrontare l’emergenza pandemica, sono ancora in via di realizzazione, come nella metà dei casi piemontesi. In tutto il Piemonte i lavori sono indietro, nonostante siano partiti nel 2020” conclude Valle.

comunicato stampa

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